lunedì 1 novembre 2010

La cosa migliore della serie? Il promo

Ma che bello l'ultimo promo di Desperate Housewives. La città sembra spazzata dal ghibli, poi parte la musica western e c'è pure la citazione: "Ladies, there's a new housewife in town". Bellissimo, patinatissimo (pure il poster ufficiale non scherza), con pure il motivetto di Morricone che ti aspetti di vedere il vecchio Clint dondolarsi sotto un portico di Wisteria Lane.
Ovviamente nessuno si aspetta nulla dalla settima stagione della casalinghe disperate, uan serie che rappresenta una delle maggiori occasioni perse della storia della tv.
Poteva diventare, questa sì, una Peyton Place televisiva, meno gotica di Twin Peaks ma con una cattiveria strisciante, da quotidianità di vicinato. E invece si è arrampicata sugli specchi di vite improbabili, perdendo subito smalto. Ma che promo. I tizi del marketing della Abc sono sicuramente meglio degli sceneggiatori della serie e questo è un vizio che capita sempre più spesso. E gli italiani? Stanno imparando, ma di questo parliamo domani. Ora godiamoci le disperate versione spaghetti western.

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