giovedì 21 ottobre 2010

La sindrome di Joe Dubois

Prendete Medium. Lei, Allison, c'ha le visioni e aiuta la polizia a risolvere i casi più disparati. Il problema è che la bionda Patricia Arquette, la cui silouette si allarga sempre di più man mano che passano le stagioni dello show, le visioni le ha in sogno, quindi nel cuore della notte.
Tutti la ammirano perchè contribuisce a mandare in galera assassini e fetentoni di varia risma e lei riesce a gestire tutto questo tirando su pure una felice famigliola di tre figlie. E lui? Lui già si chiama Joe, il nome più anonimo d'America, in più si fa un sedere quadrato cercando di fare l'ingegnere aerospaziale per portare i soldi a casa, mentre la mogliettina se la spassa con gli spiriti.
In realtà Joe è un martire: ogni santa notte lui si stende stremato tra i suoi sette cuscini e s'addormenta come un sasso. Ma ogni santa notte Allison sogna, più e più volte, e lo sveglia puntualmente per raccontargli le gesta sanguinarie di assassini che lui, in quel preciso momento, invidia profondamente.
Poi suona la sveglia mattutina e Allison deve correre dal procuratore a far vedere quanto è stata brava quella notte. E lui? Deve preparare la colazione alle tre figlie, risolvere i loro primi problemi di cuore, accompagnarle a scuola... E poi via, a inventare il nuovo motore per una nuova capsula spaziale, sapendo che nottataccia ha alle spalle e cosa lo aspetta la sera dopo. Insomma, una eterna sindrome da stress post-onirico della moglie. Basta guardare le foto di scena come questa qui di fianco: tutte e quattro le bionde di casa sono belle vispe. Lui ha lo sguardo da metronotte a fine turno.
E mai una volta che il povero Joe litighi con Allison magari pure per finta, solo per godersi il sonno dei giusti sul divano del salotto. No, lui sta lì e quando lei lo sveglia se ne esce pure con frasi del tipo: "Non preoccuparti amore, svegliami se dovessi sognare ancora qualcosa su questo caso". Privazione del sonno che a Guantanamo erano dei dilettanti. Un santo. Tanto che c'è pure una pagina web creata da altre aspiranti torturatrici che lo definiscono il "marito perfetto".
Ecco, Joe lo prenderemo ad esempio di tutti gli uomini "non protagonisti" nelle serie tv che fanno una vita da cani.
I primi sintomi vennero mostrati da Charles Ingalls, il papà della Casa nella Prateria, che si smazzava da solo tutta la fattoria sconfinata e in più doveva sopportare pure le paturnie della moglie Carrie e i problemi delle figlie Laura, Mary e Caroline. Quattro donne in casa con un solo bagno, per di più a 50 metri da casa. Da allora i papà-martiri sono stati tanti, come, ad esempio, il Ross di Friends la cui mogliettina, appena rimasta incinta, fa outing, lo lascia e si mette con una rossa, pure acidella.
Ma Joe, oh, lui è davvero senza speranza. Anche perchè se Allison smettesse di svegliarlo avrebbe perso i poteri e lui dovrebbe trovarsi un altro lavoro. Ma niente paura. Come se non bastasse, da un paio di stagioni a questa parte, pure la primogenita di Allison c'ha le visioni notturne...

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